Acque di dilavamento meteoriche

 

Tutte le acque che bagnano i piazzali, le vie di rullaggio, le piste, i parcheggi e più in generale tutta la viabilità interna al sedime aeroportuale, sono sottoposte a trattamento prima di essere rilasciate nei canali consortili e in laguna.

L’operazione avviene mediante l’utilizzo di innovativi impianti di trattamento con funzionamento in automatico e in continuo tramite sonde di rilevazione degli oli e dei liquidi inquinanti. Tutti gli impianti sono sottoposti a manutenzioni periodiche con sostituzione dei materiali filtranti, oltre alle previste e periodiche analisi allo scarico.

La rete di scarico negli ultimi anni è stata ampliata con la realizzazione di una nuova linea denominata “doppia canna” la quale tratta i reflui, prima dello scarico finale nel canale consortile, tramite 120 filtri che assorbono le sostanze inquinanti, quali ad esempio metalli disciolti, nutrienti ed idrocarburi, e rimuovono schiume superficiali, olii e grassi.

Nel 2020 sono stati installati 2 nuovi impianti di trattamento delle acque di prima pioggia, di nuova generazione con bassissimo impatto ambientale e alta resa qualitativa dei reflui in uscita, installati nelle due estremità delle piste. Gli impianti prevedono la sedimentazione, disoleazione e filtrazione delle acque meteoriche e sono costituiti da vasche per il trattamento delle portate in continuo, che garantiscono un’importante evoluzione in termini di efficientamento, semplicità funzionale e assenza di dispositivi elettroattuati in quanto il trattamento avviene per soli fenomeni di separazione e disoleazione per caduta.

Tali impianti permettono l’eliminazione degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) all’89% e della somma degli idrocarburi al 96%, dei metalli pesanti come il rame (al 77%) e lo zinco (al 76%), nonché l’eliminazione del contenuto totale dei metalli pesanti non disciolti. Dalla maggior parte degli esperimenti effettuati i valori del cadmio sono risultati al di sotto dei limiti di quantificazione, mentre le sostanze filtrabili sono state rimosse al 92%.

Tutti i disoleatori e gli impianti sono regolarmente autorizzati allo scarico, che deve rispettare i parametri inseriti nel DM 30/07/1999.

 

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