Nuovo impianto di depurazione

Il 22 marzo 2023 è stato inaugurato il nuovo impianto di depurazione delle acque reflue. La progettazione e realizzazione del nuovo impianto di depurazione ha tenuto conto degli obiettivi generali di conservazione delle risorse naturali, condivisi anche da SAVE S.p.A.

Il nuovo impianto di depurazione è un modello di applicazione di economia circolare. La principale caratteristica consiste infatti nel riutilizzo, per usi non potabili, dell’acqua ottenuta dal processo di depurazione: i reflui derivanti dalle diverse attività aeroportuali vengono convogliati al depuratore centralizzato attraverso una rete fognaria dedicata, quindi processati fino all’ottenimento di acqua non potabile che viene distribuita in varie aeree dell’aeroporto attraverso una condotta appositamente realizzata, parallela alla rete dell’acqua potabile.

Si tratta di un salto di qualità rispetto all’impianto dismesso, il nuovo depuratore è infatti in grado di trattare una portata media giornaliera di 1.155 m3/giorno, vale a dire un volume annuo di acqua pari a 420.000 mc, acque trattate che diventano disponibili per le attività aeroportuali. La conseguenza è un corrispondete risparmio di acqua potabile, obiettivo primario di SAVE che si propone di raggiungere la completa eliminazione di consumo di acqua potabile per attività non alimentari.  

Il funzionamento dell'impianto è sommariamente descritto con le seguenti 5 fasi:

  1. Sezioni di pre-trattamento organizzate con le fasi di stacciatura fine a pulizia automatica, disoleatura-dissabbiatura aerata per un efficace trattamento fisico-meccanico della  portata affluente.
  2. Accumulo-equalizzazione dei reflui affluenti per consentire l'alimentazione del trattamento biologico con reflui aventi caratteristiche quanto più omogenee e a portata costante nell'arco delle 24 ore per garantire una maggiore stabilità ed efficienza del processo di depurazione.
  3. Trattamento biologico si sviluppa su un processo a fanghi attivi a basso carico con trattamento di nitrificazione-denitrificazione biologica dei composti dell'azoto e stabilizzazione contemporanea dei fanghi di supero. L'abbattimento del fosforo avviene per via chimica con dosaggio di flocculante nei reattori biologici (defosfatazione simultanea). La sezione di sedimentazione secondaria è costituita da n. 2 sedimentatori a flusso radiale equipaggiati con ponte raschiatore a trazione periferica.
  4. I reflui depurati dopo la sedimentazione vengono sottoposti al trattamento di filtrazione finale, su filtri a tela, che garantiscono l’abbattimento dei solidi sospesi totali a valori inferiori a 10 mg/l e alla successiva fase di disinfezione con raggi UV-C, in grado di garantire il necessario abbattimento della carica batterica per lo scarico in corpo idrico superficiale e anche per le necessità del riuso industriale dell'acqua (E-coli < 10 UFC/100 ml).
  5. Linea di trattamento fanghi costituita da un comparto di accumulo-ispessimento fanghi e da stazione di disidratazione meccanica dei fanghi equipaggiata con decanter ad alto rendimento di disidratazione. Le apparecchiature della stazione di disidratazione e i cassoni scarrabili di raccolta dei fanghi disidratati sono installati all'interno di un apposito edificio chiuso.

 

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