Airport Carbon Accreditation

Nasce nel giugno 2009 Airport Carbon Accreditationil programma volontario lanciato in Europa dall'Airport Council International, progetto che documenta gli sforzi degli aeroporti nella gestione, riduzione ed infine neutralizzazione delle emissioni dei gas ad effetto serra.

È formato da 7 livelli di partecipazione che richiedono livelli crescenti di gestione e di impegno i cui requisiti vengono verificati da una terza parte indipendente attraverso visite e sopralluoghi sul campo.

L'aeroporto di Venezia ha aderito a questa iniziativa nel 2014 entrando a far parte di questo programma attraverso il livello 2 (Reduction). L'hanno successivo ho ottenuto l'upgrade al livello 3+ (Neutrality) ed infine nel 2022 ha conseguito il livello 4+ (Transition).

Ogni triennio l'ente di certificazione valida la Carbon Footprint e verifica che tutti i requisiti siano rispettati.

Per accelerare il percorso verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, la società si è prefissata di far diventare l’aeroporto di Venezia “Net Zero Carbon Emissions” entro il 2030, in anticipo di 20 anni rispetto a quanto stabilito per il settore aeroportuale a livello europeo (Net Zero 2050).

La Roadmap offre una rappresentazione del percorso già fatto e delle scelte che l'aeroporto intende perseguire per raggiungere l'obiettivo prefissato.

Attraverso il monitoraggio e l'analisi dei dati, si riportano di seguito i risultati ottenuti e fino ad ora validati relativi alla Carbon Fooprint.

La rendicontazione rispecchia le regole dal market based approch che riflette le scelte aziendali in merito all'approvvigionamento di energia elettrica. Difatti, seguendo questa metodologia di calcolo, il fattore di emissione da utilizzare per le emissioni di scope 2 è riferito al mix energetico che caratterizza l'energia elettrica che viene effettivamente acquistata. Con questo metodo si evidenzia quindi la volontà aziendale di approvvigionarsi di energia "green" per la quota parte necessaria a coprire il fabbisogno energetico del sito che non può essere coperto da quanto prodotto in loco dagli impianti fotovoltaici e dalla centrale di trigenerazione.

Per l’anno 2022, la compensazione delle emissioni di scope 1 e 2 (secondo il market based approch) comprensiva anche delle emissioni dovute ai viaggi di lavoro dei dipendenti è stata pari a 17.156 tCO2e.

I progetti di offsetting supportati sono:

  • Asahan 1 Hydroelectric Power Plant facente  parte del programma Clean Development Mechanism (CDM) ed identificato con il codice 4118. Riguarda un impianto idroelettrico che si trova sul fiume Asahan, nella provincia settentrionale di Sumatra in Indonesia. La potenza complessiva di tale impianto è di 180 MW con una produzione annua di energia elettrica stimata pari a 1.175 GWh. Il certificato di ritiro è visionabile qui;
  • Talas de Maciel II Wind Farm facente parte del programma Verified Carbon Standard (VCS) ed identificato con il codice 1289. Tale progetto consiste nella realizzazione di un parco eolico da 50 MW situato nel dipartimento di Flores, nella regione sud-orientale dell'Uruguay. Questo parco eolico  costituito da 25 turbine con una capacità di 2 MW ciascuna, si stima produca circa 196 GWh annui di energia elettrica. Il certificato di ritiro è visionabile qui;
  • Oeste de Caucaia Landfill Project Activity facente parte del programma Verified Carbon Standard (VCS) ed identificato con il codice 2600. La discarica di Caucaia in Brasile utilizza una tecnologia tale da catturare le emissioni di processo dell'impianto per produrre biometano che viene poi immesso nella rete di distribuzione di gas naturale. Il certificato di ritiro è visionabile qui.

Nella sezione Archivio documenti è possibile scaricare le certificazioni e la documentazione relativa agli anni precedenti.

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